Metrom |
|
| CITAZIONE (pelush @ 4/5/2005, 22:42) 3. avere a disposizione degli architetti decenti (difficile) che pensino prima alla funzionalità che all'estetica (che senso ha fare un bel segnale se è troppo piccolo o troppo lòontano e non lo vede nessuno oppure è difficilmente distinguibile) Se assumessero uno studio grafico serio, non ci sarebbe problema, parte del progetto grafico di una segnaletica prevede la questione fondamentale della leggibilità, quindi se non assumono paparino a fare il lavoro, uno studio serio si preoccuperà di rendere i segnali belli e leggibili da ogni parte, unendo estetica a funzionalità. Purtroppo raramente questo avviene.... Per farvi un'esempio OT, nel '96 un'incendio distrusse in parte l'aereoporto di Dusseldorf, oltre alla ricostruzione dello scalo, fu affrontata in modo serio la questione della segnaletica. In una struttura del genere è fondamentale l'orientamento, quindi il progetto non è stato assegnato al grafico del comune, ma all Meta Design, uno degli studi grafici più importanti del mondo....capite la differenza!!!!!!! Qui a Milano purtroppo la ggrafica abbinata alla segnaletica e ai trasporti in genere, è sempre stata sottovalutata, e in giro tra fermate, pensiline e stazioni c'è una vera e propria fiera dell'orrido. Speriamo che dalle prossime realizzazioni tengano conto anche di questo, perchè il successo o l'insuccesso delle line S dipenderà molto anche da questo.
|
| |